8 Marzo: libro + documentari

8 Marzo: libro imperdibile + documentari per ispirare le donne di domani e mostrare ai bambini di oggi modelli femminili diversi

Spuntati e da spuntare.

L’8 marzo si avvicina, il quasi ottenne è sempre meno nano e quindi vorrei che iniziasse a capire cos’è davvero questo giorno. Fortunatamente un libro appena uscito e diversi documentari disponibili su Netflix, Amazon Prime Video, Raiplay e Disney Plus (che aggiornerò all’occorrenza in modo da poterli sempre ritrovare in un unico posto) mi facilitano il lavoro e avendo come sempre poco tempo parto subito con il libro.

Cliccando su ogni titolo accederete come sempre al link di riferimento.

Mimosa in fuga Serena Ballista, Paola FormicaCarthusia

La casa editrice che ci viene fortunatamente in contro su un tema così importante è Carthusia con l’albo illustrato Mimosa in Fuga, scritto da Serena Ballista e illustrato da Paola Formica, uscito in libreria il 18 febbraio scorso, che personalmente ritenendolo, come il nome della collana a cui appartiene, indispensabile per la libreria di un* bambin*, ho comprato subito.

Riporto qui di seguito parte di quanto scritto nella pagina di UDI (Unione Donne in Italia) coinvolta nella realizzazione del libro:

“L’idea condivisa era quella di raccontare, attraverso una storia illustrata, il valore della Giornata internazionale della donna e la vera storia del simbolo italiano che la rappresenta, la mimosa. Accolta con entusiasmo la sfida in casa editrice, è stata coinvolta UDI (Unione Donne in Italia) per il ruolo fondamentale dell’Associazione nella lotta per i diritti delle donne e perché fu proprio Marisa Rodano, giovane attivista dell’UDI, a proporre per la prima volta questo fiore nel 1946 collegandolo all’8 marzo. Il risultato è un albo originale, dedicato alle donne e alle bambine, per ricostruire con leggerezza una memoria storica preziosa ma soprattutto per ricordare loro l’importanza di credere in sé stesse, lottare per i propri diritti e sentirsi libere, ovunque e sempre. Alla fine del volume si trovano alcune pagine di attività che, attraverso il disegno e la scrittura, sono volte a stimolare la curiosità e la fantasia di lettrici e lettori.”

Passando invece ai documentari, nelle piattaforme streaming che abbiamo a disposizione in casa (Netflix, Amazon Prime Video, Raiplay, Disney Plus) ne ho trovati moltissimi interessanti, adatti a diverse fasce d’età che vedremo certamente nel tempo, e tra cui ognun* potrà scegliere quello più adatto alla propria famiglia, in base ai propri gusti e all’età de* propr* figl*.

Ma non posso non pensare a quanto sarebbe stato formativamente utile da bambina e da ragazza vedere questo genere di film, non solo in famiglia, ma anche e soprattutto a scuola, dove bambin* e ragazzi* iniziano a sperimentare, sognare, creare la propria identità; dove le bambine dovrebbero sentire di poter fare tutto e i bambini percepire questo come naturale, eliminando a monte quel senso di stupore e protezione che invece sviluppano ogni qual volta compiamo azioni al di fuori dei canoni prestabiliti. Noi cresceremmo più libere e, nella nostra libertà, più forti; loro, con la nostra libertà e la nostra forza, crescerebbero con meno pressioni e non dovrebbero “necessariamente” dimostrare di essere sempre forti per entramb*.

Li elenco qui di seguito suddividendoli per piattaforma di appartenenza, con il link descrittivo del film, attivo sul titolo.

AMAZON PRIME VIDEO

I am Greta – una forza della natura (lungometraggio – 1 ora e 41 minuti)

Nell’agosto del 2018, Greta Thunberg, una studentessa svedese di quindici anni, comincia uno sciopero per il clima, ponendo una domanda agli adulti: se a voi non interessa il mio futuro sulla Terra, perché a me dovrebbe interessare il mio futuro a scuola? Nel giro di qualche mese, il suo sciopero si trasforma in un movimento globale e ora Greta, è un’attivista di fama mondiale.” (Da Amazon Prime)

Funne – Le ragazze che sognavano il mare (lungometraggio – 1 ora e 17 minuti)

Un gruppo di funne, che in Trentino significa donne, un po’ in là con l’età, ma indomabili e battagliere, ha come luogo di ritrovo il Circolo Rododendro. Un giorno, per festeggiare il ventennale dell’associazione, ad una di loro viene un’idea: andare tutte insieme al mare, visto che molte di loro non ci sono mai state. Per realizzare il loro sogno devono mettere insieme la somma necessaria.” (Da Amazon Prime)

La principessa e l’aquila (lungometraggio – 1 ora e 28 minuti)

Sulle montagne della Mongolia, l’addestramento dell’aquila è una tradizione millenaria esclusivamente maschile. Ma Aisholpan non ci sta: ha solo 13 anni, eppure ha già deciso di diventare la prima addestratrice di aquile del Paese. Un’incredibile storia vera, un’emozionante avventura per tutta la famiglia sull’amicizia, la ribellione e il coraggio che ci vuole per spiccare il volo. (Da Amazon Prime)

REGISTE (lungometraggio – 1 ora e 20 minuti)

Perché su 100 registi solo 7 sono donne? Condotti da una straordinaria figura, posta fuori dal tempo, la pioniera del cinema Elvira Notari (interpretata da Maria De Medeiros) in “Registe” ripercorriamo la storia del cinema italiano attraverso la regia firmata al femminile e le voci delle stesse registe, oggi nostre protagoniste.” (Da Amazon Prime)

NETFLIX

Little Miss Sumo (Cortometraggio – durata 19 minuti)

La lottatrice di sumo Hiyori affronta ostacoli dentro e fuori dal ring, nel tentativo di cambiare le regole dello sport nazionale giapponese e far ammettere le donne alle gare professionistiche.” (Da Google). Disponibile su Netflix in italiano.

La maratoneta con i sandali (Cortometraggio – durata 19 minuti)

“Piedi martoriati, bocca stretta, gonna lunga e sandali. E via, a correre per centinaia di chilometri. Questa è Lorena Ramirez, 24 anni, messicana di Guachochi, a cui Netflix ha dedicato un documentario, ‘Lorena, de los pies ligeros’, la ragazza dai piedi leggeri. Un documentario breve, semplice, come la sua esistenza, come quella di tanti maratoneti che corrono senza scarpe. Lei non corre scalza ma con i sandali, con cui ha macinato e macinerà decine di centinaia di chilometri. Lorena fa parte della tribù dei tarahumara, detti anche raramuri, che vuol dire appunto ‘piedi leggeri’.” (Da La Repubblica)

(Su GreenMe trovi il trailer in italiano)

Il ciclo del progresso (Cortometraggio – durata 26 minuti)

“Il premio per il miglior cortometraggio documentario agli Oscar 2019 è andato a Il ciclo del progresso, diretto da Rayka Zehtabchi, americana di origini iraniane. È un cortometraggio che parla delle condizioni delle donne in India e, più precisamente, di mestruazioni. Il documentario racconta cosa succede quando nel villaggio viene installata una macchina che produce assorbenti usa e getta, normalmente troppo costosi per le sue abitanti. Le donne del villaggio imparano a usarla, e il documentario mostra come questo processo le aiuti nell’ottenere un po’ più di indipendenza, e come ne migliori la vita quotidiana. Essendo un documentario, è una storia vera: la macchina è stata inventata da Arunachalam Muruganatham, che è noto in India come “uomo assorbente”. È arrivata nel villaggio in cui è ambientato il cortometraggio grazie alla raccolta fondi di un gruppo di studentesse di una scuola superiore californiana, che poi hanno chiesto a Zehtabchi di raccontare la storia in un documentario.” (Da Il Post). Disponibile su Netflix in italiano.

Ladies First (Cortometraggio – durata 39 minuti)

Deepika va via da casa casa all’età di dodici anni in cerca di cibo, ma trova qualcosa che nutre il suo spirito e quello di milioni di ragazze come lei. La ragazza, infatti, diventa la migliore arciera del mondo.” (Da Google). Disponibile su Netflix in italiano.

Femministe: Ritratti di un’epoca (lungometraggio – 1 ora e 26 minuti)

Nel 1977 un libro di fotografie cattura un preciso momento storico, un risveglio: le donne perdono le restrizioni culturali proprie della loro infanzia e abbracciano la loro piena umanità e identità. Femministe: ritratti di un’epoca risfoglia quelle foto, osserva quelle donne e rivive quei momenti, prendendo di mira la nostra cultura attuale e rivelando fin troppo vividamente l’urgente necessità di un cambiamento continuo. Il film offre interviste sincere e avvincenti a donne come Jane Fonda, Gloria Steinem, Lily Tomlin e Judy Chicago che affrontano argomenti che vanno dall’identità, all’aborto, all’infanzia, alla maternità.” (Da Mymovies)

RAIPLAY

La prima donna che (pillole di 3 minuti che raccontano le storie di donne pioniere in tutti i campi)

Cura omeopatica contro gli stereotipi femminili, pillole di tre minuti che attraverso materiali d’archivio e voci di giovani testimonial raccontano le storie di donne pioniere in tutti i campi. Donne che hanno vissuto con forza, hanno aperto strade nuove, senza paura. Scardinando pregiudizi, conquistando ruoli, infrangendo monopoli, in una società a lungo legata al pensiero maschile

Il segno delle donne (serie a puntate di un’ora ciascuna sulle donne del Novecento italiano, che hanno lasciato un segno)

Sei straordinarie donne del Novecento italiano, che hanno lasciato un segno profondo nella storia culturale e sociale del nostro Paese.” Le fanno rivivere sei attrici, intervistate dalla conduttrice del programma, che per ora si compone di 3 stagioni, in puntate da poco meno di un’ora circa ciascuna.

Womanity (lungometraggio – 90 minuti)

Womanity è un film che racconta trentasei ore di vita di quattro donne che vivono in India, Egitto e USA. Nelle stesse ore, le donne di Washington manifestano per mandare un messaggio al nuovo Presidente degli USA e a tutto il mondo: i diritti delle donne sono diritti umani e devono essere rispettati. Le trentasei ore raccontano le storie di resilienza delle protagoniste e ci conducono nella “forza positiva” che le donne esercitano nella società, nella sfera domestica, nei luoghi di lavoro. È una forza positiva in grado di agire e di avere un impatto positivo, nonostante i molteplici problemi che le donne oggi devono ancora affrontare. Il documentario racconta la giornata delle quattro protagoniste intrecciando le loro storie in ordine cronologico.” (Da Filmitalia.org)

ILLUMINATE (serie di 3 stagioni, con 12 racconti da 55 minuti ciascuno)

Una serie di docu-film originali per raccontare alcune donne italiane dalle vite straordinarie e restituirne l’eredità alle nuove generazioni.” (Da Raiplay)

INDOMITE (serie, a cartoni animati, di 30 puntate della durata di 3 minuti ciascuna)

Galleria di ritratti di donne fuori dal comune: imperatrici, attiviste politiche, pittrici, attrici, guerriere, ballerine… Trenta protagoniste femminili che hanno osato abbattere i pregiudizi cambiando il mondo a modo loro. La serie, a cartoni animati, è ispirata ai due libri dal titolo “Indomite – Storie di donne che fanno ciò che vogliono” dell’illustratrice francese Pénélope Bagieu. L’attrice Isabella Ragonese è narratrice ed interprete italiana di queste donne straordinarie.” (Da Raiplay)

DISNEY PLUS

JANE (lungometraggio – 1 ora e 30)

Jane Goodall condusse uno straordinario lavoro di ricerca con gli scimpanzé nel Parco nazionale del Gombe Stream in Tanzania. Il National Geographic mandò un cameraman a documentare realizzando così 140 ore di filmati in 16mm, archiviati e mai resi pubblici. Il regista Brett Morgen ha recuperato quel materiale e lo ha riportato alla luce. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, ha vinto un premio ai Writers Guild Awards, ha vinto un premio ai Producers Guild.” (Da Mymovies). Disponibile su Disney Plus in italiano.

Women of Impact: Changing the World (lungometraggio – 44 minuti)

Il documentario Women of Impact: Changing the World include interviste con oltre 40 donne che hanno superato i confini e che hanno fatto la storia. È stato presentato in anteprima il 26 ottobre 2019 su National Geographic.” (Da Nationalgeographic.com Disponibile su Disney Plus in italiano.

Amelia Earhart: una vita in volo (lungometraggio – 1 ora e 34)

Amelia Earhart: una vita in volo‘ racconta la spedizione, finanziata da National Geographic, di Robert Ballard, l’esploratore noto per aver trovato il relitto del Titanic nel 1985, e l’archeologo Fredrik Hierbert, nella loro missione per risolvere il mistero della scomparsa della famosa aviatrice. Amelia Earhart il 1 giugno 1937 decollò da Miami per tentare la circumnavigazione aerea del globo seguendo la rotta equatoriale. Dopo aver percorso circa 35mila chilometri, il 2 luglio lasciò Lae in Nuova Guinea alla volta di Howland Island, ma dopo circa mille chilometri si persero le sue tracce. Il suo corpo non fu mai ritrovato. Equipaggiato delle più moderne tecnologie, Ballard esplorerà le acque di un remoto atollo del Pacifico nella Repubblica di Kiribati mentre il team di Hierbert si metterà sulle tracce di quello che potrebbe essere stato l’accampamento della Earhart sull’isola di Howland.” (Da La Repubblica – clicca sul titolo per vedere il trailer in italiano) Disponibile su Disney Plus in italiano.

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